jueves, 20 de mayo de 2010

Recupero dell'abbazia di S. Biagio in Caprile come ostello della gioventù


L'antico monastero benedettino fondato nel 1030 nei pressi di Campodonico di Fabriano, ai confini tra Marche e Umbria, prende il nome dal fatto che in quella zona era fiorente il pascolo di ovini. Per secoli abitata dai monaci benedettini 'abbazia sorge in una bella posizione tra il torrente e la pineta in un contesto paesaggistico tra i più belli dell'entroterra marchigiano. Costruita prevalentemente in pietra calcarea locale, è fortemente caratterizzata al piano terra dalla chiesa un tempo affrescata dall'ignoto maestro trecentesco di Campodonico. La chiesa è costituita da un'unica sala stretta e lunga con volta a botte e costituisce il nucleo originario dell'intero complesso a cui si sono aggiunte nei secoli, altre strutture aggiunte che hanno trasformato il complesso originario in una sorta di grande fabbricato rurale.
La sua storia recente è legata a una serie di vicissitudini che hanno portato alla perdita di quasi tutta la struttura, scongiurata negli anni Ottanta da un primo intervento di consolidamento e, nel 1998 da un secondo consistente progetto attuato, in parte, a seguito della legge per il Giubileo del 2000. Tale disposizione ne ha consentito la riapertura al pubblico, in soli diciotto mesi, come struttura turistica per l'accoglienza a basso costo: un ostello per la gioventù. Ciò ha ripristinato la funzionalità storica del monastero, luogo per tradizione destinato all'accoglienza dei pellegrini. L'attuale costruzione mostra ancora la bellezza della struttura dell'ex chiesa dalle pietre squadrate e abside semicircolare e del suo caratteristico portale archiacuto.In essa si svolgono inoltre belle manifestazioni finalizzate alla conoscenza dei nostri prodotti agricoli biologici locali. F:Palta

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