miércoles, 9 de junio de 2010

Il presidente della Regione, Spacca: “Strategia condivisa per istituire la Macro Regione nel 2014”.

La Macro Regione adriatico-ionica: Italia, Grecia e Slovenia oggi riunite a Bruxelles per dare impulso al progetto.


Dopo l’impegno assunto dagli otto ministri degli Esteri dei Paesi aderenti all’Iniziativa adriatico ionica il 5 maggio scorso ad Ancona, si lavora a livello europeo per arrivare nel 2014 alla costituzione della Macro Regione Adriatico Ionica. Ieri al Parlamento europeo in programma un incontro sulla Macro Regione, promosso dal presidente della Commissione Affari Esteri Gabriele Albertini su iniziativa del sottosegretario del Ministero Affari esteri italiano Alfredo Mantica, con parlamentari italiani, greci, sloveni. Interventi del ministro dell’Agricoltura greco Katerina Batzeli, del sottosegretario Affari esteri sloveno Dragoljuba Bencina e del presidente della Regione Marche Gian Mario Spacca. Obiettivo della riunione, portare a compimento la “filiera” istituzionale di promozione sinergica del progetto della Macro Regione da parte di Stati, parlamentari europei, presidenti di Regione, ciascuno presso gli organismi europei di competenza. “L’obiettivo principale – spiega Spacca nel suo intervento all’incontro - è quello di sostenere una strategia condivisa per istituire, nel 2014, la Macro Regione Adriatico-Ionica nell’Unione Europea. La presenza delle Marche a questo incontro, vuole testimoniare che questo non è soltanto un obiettivo ed un interesse degli Stati nazionali – come espresso nella dichiarazione del 5 maggio sottoscritta ad Ancona dagli otto ministri degli Esteri dei Paesi membri della Iai – ma anche delle comunità locali che sono legate da antichi rapporti di cultura, commercio e storia”.Impegno della Regione Marche, sede del Segretariato Permanente IAI, ha ricordato il presidente, è quello di sostenere ogni iniziativa per il rafforzamento del fianco sud d’Europa. “La nostra regione – prosegue - per storia e posizione geografica, si è sempre relazionata con l’area Balcanica. Un capitolo importante è quello che ha riguardato l’impegno della comunità regionale, in un grande slancio di solidarietà, per la ricostruzione di quei territori subito dopo la crisi dell’ex Jugoslavia. Tutti gli attori della nostra comunità ne sono stati, e ne sono ancora oggi, partecipi con progetti di collaborazione tra micro e piccole imprese, di politiche urbanistiche e sociali, di agricoltura, di turismo e di pesca, di erogazione di servizi pubblici e di rafforzamento delle istituzioni locali”. Nel 2000 è stato sottoscritto il “Trattato di Ancona”, per gettare le fondamenta di una regione europea, individuando strategie interregionali condivise per creare un’area di più forte stabilità e sicurezza istituzionale, sociale, economica e finanziaria, in un quadrante caratterizzato da forte instabilità.“Sempre dieci anni fa – aggiunge Spacca - sono nati il Forum delle Camere di Commercio, il Forum delle Città dell’Adriatico e dello Ionio, il Forum delle università Adriatico Ioniche–UNIADRION, l’Euroregione Adriatica che rappresentano un laboratorio permanente nel quale possono essere individuati progetti innovativi e soluzioni ai problemi comuni. La presenza di queste Reti ha consentito di sviluppare un forte consenso su tutte le più importanti problematiche: la protezione ed il mantenimento di un ambiente sostenibile, il miglioramento dell’accessibilità dell’area, l’avvio di uno sviluppo economico sociale equilibrato, la sicurezza dell’intero bacino, la protezione civile”.Soluzioni sono state trovate in conseguenza di un nuovo modo di affrontare problemi: è il caso del “Protocollo di cooperazione tra le Piccole e Medie Imprese”, sottoscritto a Verona l’11 febbraio 2010, tra i Ministri e Vice Ministri dell’Economia, del Commercio e del Commercio Internazionale degli Stati membri dello IAI e con un forte impegno delle Regioni (con le Marche ancora in prima fila) e del Forum delle Camere di Commercio. Il secondo protocollo, sottoscritto alla fine di maggio dai Ministri competenti degli otto Stati, riguarda l’agricoltura ed un terzo protocollo relativo al turismo è in dirittura finale.“I risultati ottenuti in questi dieci anni – conclude Spacca - possono essere considerati soddisfacenti, ma dobbiamo continuare ad operare con rinnovato impegno per assicurare una duratura crescita in un quadro di stabilità. Per questi motivi ora puntiamo con decisione al riconoscimento di una strategia europea per la Macro Regione Adriatico Ionica, sul modello del Baltico, in un sistema caratterizzato da comuni tratti storici, economici, culturali e da importanti iniziative di integrazione. Occorre una costante sensibilizzazione per giungere, in un arco temporale compatibile con la nuova programmazione comunitaria, al riconoscimento della strategia per la Macro regione Adriatico Ionica. Insieme ce la possiamo fare nel 2014."

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