jueves, 29 de julio de 2010

ERITREA, GIULIO SILENZI LANCIA UNA NUOVA ASSOCIAZIONE

Un’incontro l’altra sera a Civitanova Marche in uno schalet sul mare, per parlare dell’ Eritrea. In molti hanno raccolto l’invito di Giulio Silenzi.



Un’incontro l’altra sera a Civitanova Marche in uno schalet sul mare, per parlare dell’ Eritrea. In molti hanno raccolto l’invito di Giulio Silenzi, ha dato il via ad una importante campagna di informazione e sensibilizzazione che vede il nascere di un’associazione che si occuperà di progetti di solidarietà a favore delle popolazioni Eritree. In realtà si tratta di proseguire un cammino già intrapreso dalla Regione Marche e dalla Provincia di Macerata che negli anni ha visto la realizzazione, nel territorio africano, di opere di primaria necessità per le popolazioni del luogo. Ad esempio è stato costruito un mulino per la molitura di cereali; è stata sostenuta la ripresa della pesca; attivata la formazione professionale informatica per la Municipalità di Massawa e, col contributo in particolare della provincia di Macerata -che purtroppo con il cambio di Amministrazione non ha dato seguito ai progetti- è stato realizzato il modulo sanitario per le emergenza MAPI-H, che, a pieno regime ha contribuito a risolvere i più importanti problemi di emergenza sanitaria, fornendo alla popolazione del villaggio di Buja, donne,anziani e bambini in particolare, i presidi essenziali in questo sperduto altipiano desertico, in una delle zone più calde al mondo e che ha rappresentato un modello di intervento che il Governo Eritreo ha indicato alla Comunità Internazionale come un esempio da seguire. I benefici, sono stati notevoli: al deserto della Dancalia è stata sottratta un’area di oltre 300 ettari; e per la prima volta dopo la stagione delle piogge, la piana di Walten, estesa oltre 200 ettari, ha potuto produrre mais e sorgo in quantità per circa 400 famiglie; la presenza del mulino ha di fatto azzerato il tempo, e la fatica, che occorreva per macinare le granaglie a circa 80 chilometri da Buya. Per non rendere dunque vano il lavoro fin qui fatto e dare vita a nuovi progetti, è scaturita l’esigenza di costituire un’associazione alla quale sono chiamati ad aderire quanti vorranno dare un contributo non soltanto dal punto di vista economico ma realmente fattivo: “quello che conta è la disponibilità, ha sostenuto Silenzi”. La futura associazione parte già avvantaggiata, potendo contare su una base operativa proprio in Eritrea, grazie a Mebratu Salomon e alla Iscos, associazione non governativa della Cisl.

F:29lugliocivitlive,it

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