“In un momento in cui tutti sono chiamati a grandi sacrifici - scrive Giulio Silenzi - la Giunta Provinciale guidata dall’ex presidente Capponi, ha aumentato di ben 50 mila euro il loro fondo di posizione”.
“In un momento in cui tutti sono chiamati a grandi sacrifici - scrive Giulio Silenzi - , dove la lotta alle spese inutili è ormai quotidiana e i cittadini e le famiglie hanno sempre più difficoltà ad arrivare a fine mese, la Giunta Provinciale guidata dall’ex presidente Capponi, in perfetta controtendenza, ha deciso di fare un grosso regalo ai 12 dirigenti, aumentando di ben 50 mila euro il loro fondo di posizione e risultato che già vedeva un finanziamento dai 400 ai 500 mila euro. Va detto che il costo complessivo che la Provincia sopporta per ogni singolo dirigente è in media di circa 100 mila euro all’anno. Un provvedimento questo che ha più un sapore clientelare-elettorale, altrimenti è di difficile comprensione. Tale scelta, fatta in un momento di enorme difficoltà come l’attuale, dove i contratti del pubblico impiego non saranno rinnovati per tre anni, gli stipendi di chi prende poco più di 1000 euro al mese saranno congelati ai livelli del 2010, dove si rateizza la liquidazione, dove un giovane laureato o diplomato può ritenersi fortunato se accede ad una borsa lavoro da 500/700 euro al mese per sei mesi e la manovra del Governo costringe le Regioni e gli Enti locali a tagliare servizi essenziali, questo “regalo” da 50 mila euro, non può che lasciare basiti. Bisognava andare ad una riduzione dei compensi non ad un aumento, come d’altronde alcune amministrazioni hanno fatto indipendentemente dal colore politico, perché non è un problema di casacca ma di giustizia e di coscienza civica. In realtà anche Capponi nei suoi programmi elettorali aveva parlato di riduzione dei compensi ai dirigenti, ma evidentemente, tra le cose dette e le cose fatte, come caratteristica della destra, non vi è rispondenza. Da sottolineare poi la difficoltà nel reperire la delibera, che nonostante fosse stata assunta il primo giugno, è stata pubblicata con notevole ritardo e tra l’altro non è stata messa in rete la relazione del nucleo allegata alla delibera che dovrebbe motivare la decisione stessa. Questo la dice lunga su quanto è difficile controllare quando la trasparenza è solo uno slogan e anzi, si fa di tutto per rendere impossibile l’accesso ai documenti che contano”.
civitanovalive.it sabato 10 luglio 2010
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