A San Severino, dal 15 luglio al 12 dicembre, si potranno vedere opere di Berdini, Guercino, Pomarancio, Baciccio. La mostra dell'estate è curata da Vittorio Sgarbi
"Meraviglie del Barocco nelle Marche". E’ il titolo della grande mostra che si terrà dal 25 luglio al 12 dicembre prossimi a San Severino nei i saloni del settecentesco palazzo Servanzi Confidati, della Pinacoteca Civica e nella chiesa della Misericordia, da poco restaurata.
La mostra, che riceve il contributo della stessa Regione, e si tiene sotto l’Alto patronato del Presidente della Repubblica e con il Patrocinio della Presidenza del Consiglio dei ministri, prevede l’esposizione di novanta opere fra dipinti, sculture ed oreficerie destinate, nei secoli scorsi, alle chiese ed ai palazzi del vasto territorio che da Macerata si inoltra verso i Monti Sibillini, toccando San Severino, Camerino, Matelica e Fabriano.
Tutti luoghi, questi ultimi che nel Seicento furono capaci di attirare i maggiori artisti del secolo, grazie ai prelati che guidavano le diocesi all’epoca, e che erano espressione delle famiglie più in vista di Roma, come gli Altieri, i Barberini, i Mattei. Ad aiutarli anche un folto manipolo di esponenti del patriziato locale legati da stretti rapporti di clientela con la curia pontificia.
"Dalla mostra emergono le dinamiche artistiche del periodo - dicono gli organizzatori dell’evento - e si mettono in luce i legami culturali del territorio con i due centri più importanti dello Stato Pontificio: Roma e Bologna. Lungo le sale di Palazzo Servanzi Confidati sfilano tele di artisti come Pomarancio e Andrea Lilli, figure di collegamento tra il Tardo Manierismo e il Barocco, alcune significative testimonianze del caravaggismo, Orazio Gentileschi, Giovanni Francesco Guerrieri, Valentin de Boulogne, Ribera, testimonianze del Classicismo con Guido Reni, Guercino, Sassoferrato, Paolo Marini». Il comitato scientifico è presieduto da Vittorio Sgarbi.
Fuente: ILRdel C
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