dal 5 all’ 8 dicembre 2010
Ascoli Piceno, Piazza del Popolo
Il territorio piceno offre una quantità di prodotti dalle caratteristiche eccezionali. Prodotti tipici di grandissima qualità, che devono essere valorizzati e celebrati attraverso azioni forti, esaustive ed emozionanti. Non bastano semplici degustazioni, magari all’interno di mercatini o sagre, per descrivere adeguatamente le proprietà, la storia e le suggestioni di questi tesori della terra, ma è necessario un evento articolato e multidisciplinare per raccontarne l’affascinante e vasta complessità.
Da queste considerazioni nasce il progetto culturale-eno-gastronomico intitolato “I Gioielli della Terra Picena, un tesoro in tutti i sensi”.
La manifestazione, si terrà dal 5 all’8 dicembre 2010 nella centralissima Piazza del Popolo di Ascoli e rappresenterà un’unica ed importante vetrina delle principali produzioni agricole del Piceno.
L’obiettivo dell’evento sarà quello di incentivare e promuovere il settore agroalimentare, di stimolare l’utente finale ad una sana e corretta alimentazione costituita in special modo dai prodotti autoctoni, di approfondire tutte le problematiche legate alla produzione e alla commercializzazione dei frutti della nostra terra.
L’evento è promosso e realizzato dall’Assessorato all’Agricoltura della Provincia di Ascoli Piceno, in collaborazione con il B.I.M. Tronto, la Comunità Montana del Tronto, patrocinato dal Comune di Ascoli Piceno e dalla Regione Marche.
La manifestazione “Gioielli della Terra Picena” prevede:
- mostra/mercato
- seminari
- laboratori
- percorsi polisensoriali
F:as2.0
viernes, 19 de noviembre de 2010
lunes, 15 de noviembre de 2010
Giovanni Allevi: Alla scoperta del nuovo cd "Alien"
Ho voluto chiamarlo “Alien” questo nuovo progetto musicale, nato lontano dalle richieste del mercato, ma vicino a tutte quelle persone che vogliono vedere oltre la realtà che ci raccontano.... Solo con gli occhi della Musica si riesce a svelare la realtà, a “vedere oltre”. E così “Alien” è un disco carico di energia, di appassionata vitalità.......
Già queste parole di Giovanni Allevi fanno capire quanta energia e quanta passionalità sono racchiuse nel suo nuovo album, "Alien", uscito alla fine di settembre. Un disco registrato in una location prestigiosa, l’Auditorio dell’RSI - Radiotelevisione Svizzera a Lugano. Uno studio che ha ospitato tanti grandi talenti della scena musicale. Solo per fare qualche nome, si va dal geniale compositore russo Igor Strawinsky alla grande pianista argentina Martha Argerich. La scena ideale per raccogliere e dar forma a questo album di Allevi, che a detta del suo stesso autore è forse il suo disco «più complesso, dove la ricerca musicale è tesa verso la dilatazione delle forme e l’esecuzione verte verso il raggiungimento di una purezza maniacale del suono. In particolare ho sentito il bisogno di usare la forma sonata, una forma musicale storicizzata ma assolutamente attuale».
Alien, il nuovo album
Il risultato sono undici smaglianti tracce, che diventano dodici (con l’aggiunta di Chopin - Notturno Op. 27 n°2) nella versione De Luxe, che, oltre a contenere «un omaggio dovuto al poeta del pianoforte nella ricorrenza dei 200 anni della nascita», offre anche un libretto di trentadue pagine con cover rigida. L’album è uscito anche nella versione in vinile (doppio disco) in poche copie numerate da collezione. “Alien” raccoglie composizioni nate nell’arco di diversi anni, come racconta lo stesso Allevi: «Il disco è scaturito da idee ritmiche o melodiche che circolavano nella mia testa senza darmi pace. Avevo bisogno di dare una forma a questa musica che aleggiava in ogni momento della mia vita, dalla quotidiana routine dei pochi giorni a casa alla movimentata e alterata condizione emotiva vissuta durante le performance nelle lunghe tournèe». Naturale la curiosità sul titolo dell’album. Allevi non è infatti artista che dia nomi a caso ai suoi lavori. E “Alien” è stato scelto come titolo per segnalare una particolare condizione esistenziale dell’artista:«“Alien” mi rappresenta in questo momento più di ogni altro aggettivo, nel descrivere l’assoluta esigenza di voler rimanere uguale a me stesso. Paradossalmente, essere se stessi e volere con tutte le proprie forze continuare ad esserlo può sembrare un gesto “alieno”, in questo mondo pieno di presupposti e pregiudizi, sovraccarico di definizioni e informazioni. Per questo ho sentito l’esigenza di ribadire che, a volte, sentirsi inadeguato, deriso da una realtà performante e potente, può rappresentare un’irrinunciabile desiderio di rimanere legati alla propria essenza: fragile, delicata, leggera ma coerente a sé stessa e per questo inattaccabile». Alieno, e dunque ancora più fedele a se stesso. Davvero un bel regalo, dunque, questo album per tutti i numerosi fan del compositore italiano…
Allevi: una vita per la musica
Giovanni Allevi nasce ad Ascoli Piceno nel 1969 e si diploma con il massimo dei voti al Conservatorio F. Morlacchi di Perugia. Si iscrive poi alla Facoltà di Filosofia e al Conservatorio di Fermo. Inizia anche a creare composizioni personali, in cui unisce il linguaggio classico a una ritmica contemporanea: la chiave stilistica che lo renderà celebre. Il 1997 è l’anno dell’esordio discografico, con l’album “13 dita”. In questo periodo la musicista giapponese Nanae Mimura esegue alcune composizioni di Allevi in un concerto alla Carnegie Hall di New York. Il grande debutto avviene però nel 2004, a Hong Kong: Giovanni ha pubblicato un secondo album, “Composizioni”(2003) e ha rielaborato i recitativi della “Carmen” di Bizet per la Baltimora Opera House. La meta successiva è New York e Giovanni trasporta tanta della modernità e della vivacità della Grande Mela nel suo nuovo album,“No concept”(2005), che è subito disco d’oro. Il tour che ne segue ha davvero sapore internazionale: debutto al prestigioso Blue Note di New York, poi Usa, Germania, Austria e Cina. Arriva un nuovo cd, “Joy”, che vende in Italia ben 150.000 copie. La Philarmonische Camerata Berlin vuole suonare con il giovane genio nel dicembre 2007. Il tour è consacrato da un doppio album,“Allevilive", e da un dvd, “Joy tour 2007”.
Tra Sanremo, Pechino e l'Arena di Verona
Il 2008 è l’anno del primo libro, “La musica in testa”, dei Wind Music Awards e soprattutto di "Evolution”, l’album registrato al Teatro Gentile di Fabriano con l’Orchestra Sinfonica “I Virtuosi Italiani”: è la prima volta di Allevi anche come direttore d’orchestra. Il tour che ne nasce culmina con lo speciale concerto all’Auditorium di Pechino il 22 agosto, per la XXIX edizione dei Giochi Olimpici. Seguono due libri (il fotografico “Evolution Tour” e “In viaggio con la strega”), la prima raccolta, “AlleviAll” e il Concerto di Natale 2008 a Palazzo Madama a Roma, alla presenza del Presidente della Repubblica Italiana, trasmesso in diretta in Eurovisione.Nel 2009 Giovanni è ospite del Festival di Sanremo; si esibisce poi all’Arena di Verona (ne nasce il cd + dvd “Allevi & All Stars Orchestra - Arena di Verona”). Ora è la volta di “Alien”. E la magia del suono di Allevi torna a conquistare i fan…
F: rmont.net
Già queste parole di Giovanni Allevi fanno capire quanta energia e quanta passionalità sono racchiuse nel suo nuovo album, "Alien", uscito alla fine di settembre. Un disco registrato in una location prestigiosa, l’Auditorio dell’RSI - Radiotelevisione Svizzera a Lugano. Uno studio che ha ospitato tanti grandi talenti della scena musicale. Solo per fare qualche nome, si va dal geniale compositore russo Igor Strawinsky alla grande pianista argentina Martha Argerich. La scena ideale per raccogliere e dar forma a questo album di Allevi, che a detta del suo stesso autore è forse il suo disco «più complesso, dove la ricerca musicale è tesa verso la dilatazione delle forme e l’esecuzione verte verso il raggiungimento di una purezza maniacale del suono. In particolare ho sentito il bisogno di usare la forma sonata, una forma musicale storicizzata ma assolutamente attuale».
Alien, il nuovo album
Il risultato sono undici smaglianti tracce, che diventano dodici (con l’aggiunta di Chopin - Notturno Op. 27 n°2) nella versione De Luxe, che, oltre a contenere «un omaggio dovuto al poeta del pianoforte nella ricorrenza dei 200 anni della nascita», offre anche un libretto di trentadue pagine con cover rigida. L’album è uscito anche nella versione in vinile (doppio disco) in poche copie numerate da collezione. “Alien” raccoglie composizioni nate nell’arco di diversi anni, come racconta lo stesso Allevi: «Il disco è scaturito da idee ritmiche o melodiche che circolavano nella mia testa senza darmi pace. Avevo bisogno di dare una forma a questa musica che aleggiava in ogni momento della mia vita, dalla quotidiana routine dei pochi giorni a casa alla movimentata e alterata condizione emotiva vissuta durante le performance nelle lunghe tournèe». Naturale la curiosità sul titolo dell’album. Allevi non è infatti artista che dia nomi a caso ai suoi lavori. E “Alien” è stato scelto come titolo per segnalare una particolare condizione esistenziale dell’artista:«“Alien” mi rappresenta in questo momento più di ogni altro aggettivo, nel descrivere l’assoluta esigenza di voler rimanere uguale a me stesso. Paradossalmente, essere se stessi e volere con tutte le proprie forze continuare ad esserlo può sembrare un gesto “alieno”, in questo mondo pieno di presupposti e pregiudizi, sovraccarico di definizioni e informazioni. Per questo ho sentito l’esigenza di ribadire che, a volte, sentirsi inadeguato, deriso da una realtà performante e potente, può rappresentare un’irrinunciabile desiderio di rimanere legati alla propria essenza: fragile, delicata, leggera ma coerente a sé stessa e per questo inattaccabile». Alieno, e dunque ancora più fedele a se stesso. Davvero un bel regalo, dunque, questo album per tutti i numerosi fan del compositore italiano…
Allevi: una vita per la musica
Giovanni Allevi nasce ad Ascoli Piceno nel 1969 e si diploma con il massimo dei voti al Conservatorio F. Morlacchi di Perugia. Si iscrive poi alla Facoltà di Filosofia e al Conservatorio di Fermo. Inizia anche a creare composizioni personali, in cui unisce il linguaggio classico a una ritmica contemporanea: la chiave stilistica che lo renderà celebre. Il 1997 è l’anno dell’esordio discografico, con l’album “13 dita”. In questo periodo la musicista giapponese Nanae Mimura esegue alcune composizioni di Allevi in un concerto alla Carnegie Hall di New York. Il grande debutto avviene però nel 2004, a Hong Kong: Giovanni ha pubblicato un secondo album, “Composizioni”(2003) e ha rielaborato i recitativi della “Carmen” di Bizet per la Baltimora Opera House. La meta successiva è New York e Giovanni trasporta tanta della modernità e della vivacità della Grande Mela nel suo nuovo album,“No concept”(2005), che è subito disco d’oro. Il tour che ne segue ha davvero sapore internazionale: debutto al prestigioso Blue Note di New York, poi Usa, Germania, Austria e Cina. Arriva un nuovo cd, “Joy”, che vende in Italia ben 150.000 copie. La Philarmonische Camerata Berlin vuole suonare con il giovane genio nel dicembre 2007. Il tour è consacrato da un doppio album,“Allevilive", e da un dvd, “Joy tour 2007”.
Tra Sanremo, Pechino e l'Arena di Verona
Il 2008 è l’anno del primo libro, “La musica in testa”, dei Wind Music Awards e soprattutto di "Evolution”, l’album registrato al Teatro Gentile di Fabriano con l’Orchestra Sinfonica “I Virtuosi Italiani”: è la prima volta di Allevi anche come direttore d’orchestra. Il tour che ne nasce culmina con lo speciale concerto all’Auditorium di Pechino il 22 agosto, per la XXIX edizione dei Giochi Olimpici. Seguono due libri (il fotografico “Evolution Tour” e “In viaggio con la strega”), la prima raccolta, “AlleviAll” e il Concerto di Natale 2008 a Palazzo Madama a Roma, alla presenza del Presidente della Repubblica Italiana, trasmesso in diretta in Eurovisione.Nel 2009 Giovanni è ospite del Festival di Sanremo; si esibisce poi all’Arena di Verona (ne nasce il cd + dvd “Allevi & All Stars Orchestra - Arena di Verona”). Ora è la volta di “Alien”. E la magia del suono di Allevi torna a conquistare i fan…
F: rmont.net
sábado, 6 de noviembre de 2010
A San Severino Marche le "Meraviglie del Barocco"
Dal 25 luglio al 12 dicembre la mostra dedicata al '600 a cura di Vittorio Sgarbi.
L'arte di nuovo protagonista nelle Marche, in scena il fasto e la sontuosità del seicento.
San Severino Marche, dal 25 luglio al 12 dicembre, ospita "Meraviglie del Barocco" una grande mostra curata da Vittorio Sgarbi.
Bernini, Guercino Pomarancio, Orazio Gentileschi, Valentin de Boulogne, Baciccio Carlo Maratti.
Il ghota dell'arte italiana del seicento torna a far notizia nei saloni del magnifico Palazzo Servanti Confidati nella Pinacoteca Tacchi Venturi e nella Chiesa della Misericordia.
Esposte 90 opere di grande pregio fra dipinti, sculture ed oreficerie.
La mostra, oltre ad offrire una panoramica completa sugli aspetti meno noti dell’arte barocca marchigiana, ha anche il merito di aver concorso al restauro di numerose opere esposte come la tela di Caravaggio raffigurante -San Francesco e l’angelo- ritrovata a San Severino e il busto in bronzo di Urbano VIII del palazzo comunale di Camerino.
"Una parte di mostra è scoperta di cose note, o comunque riscoperta di autori importanti, un'altra invece è indagine su artisti dimenticati ma di grande qualità come il Giorgietti. E' una mostra straordinaria e farebbe male chiunque evitasse di vederla pensando che si tratti di opere di secondaria importanza" commenta il curatore della mostra Vittorio Sgarbi.
"Meraviglie del Barocco nelle Marche", catalogo Silvana editoriale, è promossa dal Comune di San Severino Marche in collaborazione con la Soprintendenza delle Marche, la direzione Beni e Attività Culturali delle Marche e Fondazione Salimbeni.
Il Comitato Scientifico è presieduto da Vittorio Sgarbi e vede presenti Antonio Paulucci, Francesco Scoppola Maurizio Marini e Stefano Papetti.
www.comune.sanseverinomarche.mc.it
L'arte di nuovo protagonista nelle Marche, in scena il fasto e la sontuosità del seicento.
San Severino Marche, dal 25 luglio al 12 dicembre, ospita "Meraviglie del Barocco" una grande mostra curata da Vittorio Sgarbi.
Bernini, Guercino Pomarancio, Orazio Gentileschi, Valentin de Boulogne, Baciccio Carlo Maratti.
Il ghota dell'arte italiana del seicento torna a far notizia nei saloni del magnifico Palazzo Servanti Confidati nella Pinacoteca Tacchi Venturi e nella Chiesa della Misericordia.
Esposte 90 opere di grande pregio fra dipinti, sculture ed oreficerie.
La mostra, oltre ad offrire una panoramica completa sugli aspetti meno noti dell’arte barocca marchigiana, ha anche il merito di aver concorso al restauro di numerose opere esposte come la tela di Caravaggio raffigurante -San Francesco e l’angelo- ritrovata a San Severino e il busto in bronzo di Urbano VIII del palazzo comunale di Camerino.
"Una parte di mostra è scoperta di cose note, o comunque riscoperta di autori importanti, un'altra invece è indagine su artisti dimenticati ma di grande qualità come il Giorgietti. E' una mostra straordinaria e farebbe male chiunque evitasse di vederla pensando che si tratti di opere di secondaria importanza" commenta il curatore della mostra Vittorio Sgarbi.
"Meraviglie del Barocco nelle Marche", catalogo Silvana editoriale, è promossa dal Comune di San Severino Marche in collaborazione con la Soprintendenza delle Marche, la direzione Beni e Attività Culturali delle Marche e Fondazione Salimbeni.
Il Comitato Scientifico è presieduto da Vittorio Sgarbi e vede presenti Antonio Paulucci, Francesco Scoppola Maurizio Marini e Stefano Papetti.
www.comune.sanseverinomarche.mc.it
viernes, 5 de noviembre de 2010
L’Anello Debole – Capodarco Corto Film Festival
Tra oggi e domani più di cento giurati popolari voteranno le opere in concorso per la VI Edizione de L’Anello Debole. Entra infatti nel vivo il primo Capodarco Corto Film Festival, la manifestazione che, a partire da quest’anno, fa da cornice al premio che la Comunità di Capodarco assegna ai migliori cortometraggi e servizi audio-video che abbiano trattato temi di forte contenuto sociale.
Il Festival è stato preceduto da un cineforum di tre giorni presso il Cinema “Sala degli Artisti” a Fermo (2-4 novembre). Oggi, si è svolto a Capodarco il seminario sulla comunicazione del sociale per i giornalisti della Marche, “Raccontare gli anelli deboli”. Da questa sera, invece, entrano in scena le finaliste.
Sono 24 opere (selezionate tra più di 160 concorrenti), tutte di grande valore, sia per l’elevata qualità tecnica che per l’importanza dei contenuti. Sono divise in quattro sezioni: 6 per la “Radio”; 6 per la “TV”, 8 per i “Corti delle Realtà” e 4 per i “Corti di Fiction”.
Le “24” sono state scelte direttamente da una Giuria di Qualità composta da Giancarlo Santalmassi, Vinicio Albanesi, Pino Corrias, Daniela De Robert, Andrea Pellizzari e Daniele Segre che ha assegnato un punteggio a ciascuna opera finalista. Ora la parola passa alla Giuria Popolare composta da più di cento persone di varia età ed estrazione sociale che ne hanno fatto esplicita richiesta. Tra essi anche molti studenti delle scuole superiori di Fermo. I nomi dei vincitori usciranno dal computo tra i voti delle due giurie. Alla Giuria di Qualità spetta l’assegnazione dei premi speciali.
Andando per ordine, da sta sera e per tutta la giornata di domani verranno proiettati i 18 cortometraggi finalisti (sezioni Tv, Corti di fiction, Corti della realtà). Le sedi di proiezione sono la Comunità di Capodarco, il cinema Sala degli artisti di Fermo e la Sala Imperatori di Porto San Giorgio.
Sabato 6 novembre alle proiezioni che si svolgeranno presso la Comunità di Capodarco (17 – 23) saranno presenti anche gli autori con i quali si potrà discutere in presa diretta dei loro lavori.
Le 6 finaliste per la sezione radio si potranno invece ascoltare, oltre che on line, nel “Radio in tour” di domani mattina, 6 novembre: i giurati popolari saliranno alle 9.30 in un pullman in partenza da Piazza Dante a Fermo verso Santa Vittoria in Matenano – dove verrà offerta una colazione a base di tipicità gastronomiche – l’ascolto (1 h e 50’ in totale) avverrà nel tragitto di andata e ritorno.
La premiazione avverrà domenica 7 novembre (ore 17), presso la Comunità Di Capodarco. Presenta Andrea Pellizzari (Le Iene). Alle 4 opere vincitrici verrà consegnato un premio in denaro e un monile con il simbolo del premio.
F: LPW
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