lunes, 15 de noviembre de 2010

Giovanni Allevi: Alla scoperta del nuovo cd "Alien"

Ho voluto chiamarlo “Alien” questo nuovo progetto musicale, nato lontano dalle richieste del mercato, ma vicino a tutte quelle persone che vogliono vedere oltre la realtà che ci raccontano.... Solo con gli occhi della Musica si riesce a svelare la realtà, a “vedere oltre”. E così “Alien” è un disco carico di energia, di appassionata vitalità.......


Già queste parole di Giovanni Allevi fanno capire quanta energia e quanta passionalità sono racchiuse nel suo nuovo album, "Alien", uscito alla fine di settembre. Un disco registrato in una location prestigiosa, l’Auditorio dell’RSI - Radiotelevisione Svizzera a Lugano. Uno studio che ha ospitato tanti grandi talenti della scena musicale. Solo per fare qualche nome, si va dal geniale compositore russo Igor Strawinsky alla grande pianista argentina Martha Argerich. La scena ideale per raccogliere e dar forma a questo album di Allevi, che a detta del suo stesso autore è forse il suo disco «più complesso, dove la ricerca musicale è tesa verso la dilatazione delle forme e l’esecuzione verte verso il raggiungimento di una purezza maniacale del suono. In particolare ho sentito il bisogno di usare la forma sonata, una forma musicale storicizzata ma assolutamente attuale».

Alien, il nuovo album

Il risultato sono undici smaglianti tracce, che diventano dodici (con l’aggiunta di Chopin - Notturno Op. 27 n°2) nella versione De Luxe, che, oltre a contenere «un omaggio dovuto al poeta del pianoforte nella ricorrenza dei 200 anni della nascita», offre anche un libretto di trentadue pagine con cover rigida. L’album è uscito anche nella versione in vinile (doppio disco) in poche copie numerate da collezione. “Alien” raccoglie composizioni nate nell’arco di diversi anni, come racconta lo stesso Allevi: «Il disco è scaturito da idee ritmiche o melodiche che circolavano nella mia testa senza darmi pace. Avevo bisogno di dare una forma a questa musica che aleggiava in ogni momento della mia vita, dalla quotidiana routine dei pochi giorni a casa alla movimentata e alterata condizione emotiva vissuta durante le performance nelle lunghe tournèe». Naturale la curiosità sul titolo dell’album. Allevi non è infatti artista che dia nomi a caso ai suoi lavori. E “Alien” è stato scelto come titolo per segnalare una particolare condizione esistenziale dell’artista:«“Alien” mi rappresenta in questo momento più di ogni altro aggettivo, nel descrivere l’assoluta esigenza di voler rimanere uguale a me stesso. Paradossalmente, essere se stessi e volere con tutte le proprie forze continuare ad esserlo può sembrare un gesto “alieno”, in questo mondo pieno di presupposti e pregiudizi, sovraccarico di definizioni e informazioni. Per questo ho sentito l’esigenza di ribadire che, a volte, sentirsi inadeguato, deriso da una realtà performante e potente, può rappresentare un’irrinunciabile desiderio di rimanere legati alla propria essenza: fragile, delicata, leggera ma coerente a sé stessa e per questo inattaccabile». Alieno, e dunque ancora più fedele a se stesso. Davvero un bel regalo, dunque, questo album per tutti i numerosi fan del compositore italiano…


Allevi: una vita per la musica

Giovanni Allevi nasce ad Ascoli Piceno nel 1969 e si diploma con il massimo dei voti al Conservatorio F. Morlacchi di Perugia. Si iscrive poi alla Facoltà di Filosofia e al Conservatorio di Fermo. Inizia anche a creare composizioni personali, in cui unisce il linguaggio classico a una ritmica contemporanea: la chiave stilistica che lo renderà celebre. Il 1997 è l’anno dell’esordio discografico, con l’album “13 dita”. In questo periodo la musicista giapponese Nanae Mimura esegue alcune composizioni di Allevi in un concerto alla Carnegie Hall di New York. Il grande debutto avviene però nel 2004, a Hong Kong: Giovanni ha pubblicato un secondo album, “Composizioni”(2003) e ha rielaborato i recitativi della “Carmen” di Bizet per la Baltimora Opera House. La meta successiva è New York e Giovanni trasporta tanta della modernità e della vivacità della Grande Mela nel suo nuovo album,“No concept”(2005), che è subito disco d’oro. Il tour che ne segue ha davvero sapore internazionale: debutto al prestigioso Blue Note di New York, poi Usa, Germania, Austria e Cina. Arriva un nuovo cd, “Joy”, che vende in Italia ben 150.000 copie. La Philarmonische Camerata Berlin vuole suonare con il giovane genio nel dicembre 2007. Il tour è consacrato da un doppio album,“Allevilive", e da un dvd, “Joy tour 2007”.


Tra Sanremo, Pechino e l'Arena di Verona

Il 2008 è l’anno del primo libro, “La musica in testa”, dei Wind Music Awards e soprattutto di "Evolution”, l’album registrato al Teatro Gentile di Fabriano con l’Orchestra Sinfonica “I Virtuosi Italiani”: è la prima volta di Allevi anche come direttore d’orchestra. Il tour che ne nasce culmina con lo speciale concerto all’Auditorium di Pechino il 22 agosto, per la XXIX edizione dei Giochi Olimpici. Seguono due libri (il fotografico “Evolution Tour” e “In viaggio con la strega”), la prima raccolta, “AlleviAll” e il Concerto di Natale 2008 a Palazzo Madama a Roma, alla presenza del Presidente della Repubblica Italiana, trasmesso in diretta in Eurovisione.Nel 2009 Giovanni è ospite del Festival di Sanremo; si esibisce poi all’Arena di Verona (ne nasce il cd + dvd “Allevi & All Stars Orchestra - Arena di Verona”). Ora è la volta di “Alien”. E la magia del suono di Allevi torna a conquistare i fan…

F: rmont.net

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