Dopo un emozionante inizio sulle note di “Con te partirò” intonate dagli “Operapop”, ha salutato gli ospiti il Sindaco Meschini.
“ La nostra Regione si caratterizza per le molte singolarità che non sono presenti per digregare ma per unire, una di queste è Padre Matteo Ricci.”.
Anche il Governatore Spacca, dopo aver salutato le 122 Associazioni dei Marchigiani nel Mondo, ha ricordato la figura di Padre Matteo Ricci: “Quest’anno la Giornata delle Marche si celebra a Macerata, città che diede i natali a un illustre personaggio, il missionario gesuita Padre Matteo Ricci, di cui cadono nel 2010 i quattrocento anni dalla morte. A lui dedichiamo questa edizione perchè vivo e più che mai attuale il messaggio che ha lasciato, grazie alla sua capacità di aprire un dialogo, di creare un confronto con una civiltà così lontana, di integrarsi e di integrare. E’ questa l’eredità che ci ha lasciato e che deve guidarci in una fase di incertezza e timori dovuti a questo 2009 un annus horribilis che sta per finire.”
E’ stata poi la volta dell’atteso momento dell’assegnazione del Picchio d’Oro al Premio Oscar Dante Ferretti il cui arrivo è stato anticipato da una clip che lo descriveva per mezzo di grandi protagonisti del cinema quali attori, registi e stilisti di fama internazionale con i quali ha lavorato. “Ho fatto tantissimo per andare via da Macerata per fare la cosa che più mi piaceva nella vita, il cinema, e adesso ogni volta che ritorno per me è sempre una grande emozione” ha dichiarato con la sua solita spontaneità e al Presidente Spacca che gli chiedeva la sua disponibilità per un lavoro artistico nelle Marche ha risposto senza esitare: “Se mi chiamate sarò felice di farlo.”
Dopo il saluto del Presidente della Provincia Franco Capponi, è stato chiamato sul palco l’Onorevole Adriano Ciaffi, premiato come promotore delle celebrazioni ricciane: “Padre Matteo Ricci – ha detto nel suo discorso – è una figura centrale per la nostra comunità perchè fa da ponte tra Oriente ed Occidente ed in particolare tra l’Oriente e le Marche. E’ stato ed è tutt’oggi il messaggero della nostra terra in cui i popoli sono invitati in sua memoria ad affratellarsi.”
Il gran finale è stato lasciato alla musica con un altro grande protagonista marchigiano Giovanni Allevi il quale, enfatizzando la sua nota timidezza , è salito sul palco letteralmente trascinato dall’attore e amico Neri Marcorè, al termine di un simpatico siparietto che li ha visti protagonisti. Accompagnato dall’Orchestra Filarmonica Marchigiana, il pianista ha suonato alcuni tra i suoi brani più celebri per poi prendere in mano la bacchetta e dirigere l’Orchestra per il suo “Inno alle Marche” le cui note hanno inondato ogni angolo del Teatro, risvegliando più di molte altre parole l’orgoglio e il sentimento che accomuna i marchigiani in ogni parte del mondo. Interpretazione dell Inno alle Marche al Teatro Lauro Rossi(cliccare)
Fotografie: G Picchio ( Gov della Regione Marche GM Spacca, Dante Ferretti, Gov Prov. Macerata Franco Capponi)
No hay comentarios:
Publicar un comentario