Se lo Sferisterio è il simbolo di Macerata, Palazzo Buonaccorsi, custodia dei musei maceratesi, è destinato a diventare il fiore all’occhiello di una città votata alla cultura. Il giro inizia dal piano interrato dalle caratteristiche volte a crociera. In un percorso molto curato si snoda il Museo delle Carrozza: 22 carrozze di diversa provenienza sono esposte su una pavimentazione di graniglia naturale mentre il pubblico si muoverà agilmente su un pavimento a doghe di legno, ad ogni giro d’angolo si scoprono installazioni multimediali volte a coinvolgere il visitatore nell’atmosfera dell’epoca e nella storia delle carrozze attraverso foto, citazioni e immagini di personaggi illustri, il gioco di luci e controluci crea un’atmosfera di grande suggestione ed ogni passo è una scoperta.
L’effetto delle immagini è quasi ipnotico e si fa uno sforzo innaturale a staccare gli occhi dalla fusione di bellezze che si ha intorno. Neanche le finestre deludono e aperti i raffinatissimi portelloni il panorama di cui si gode è eccezionale. Neanche qui i lavori di restauro deludono, anche l’originale terrazzino esterno è stato illuminato e questa sera riprenderà vita.E’ un’opera costosa che ha richiesto per i lavori di restauro 9 milioni e 400 mila euro e ben cinque anni, notevoli saranno anche i costi di gestione.
Si passa attraverso varie sezioni tra le quali quella dedicata alle carrozze per bambini, alle più eleganti, a quelle sportive, ai calessi, simbolo dell’emancipazione femminile visto che potevano essere condotti anche dalle donne, per arrivare alla collezione del Conte Pieralberto Conti, mecenate che ha portato l’Opera allo Sferisterio e ha lasciato al Museo sette pezzi di grande pregio.L’allestimento, curato dall’architetto Schiavoni non lascia nulla al caso, ogni cosa sembra essere stata creata per trovarsi in una specifica posizione o per rendere unico un angolo. Anche la ricca collezione di finimenti trova spazio in vetrine costruite ad hoc con lo scopo di proteggere dalla polvere e dal tempo.
Girando per le sale si arriva al pezzo forte che coniuga in maniera impeccabile passato e futuro. Lo descrive con grande orgoglio l’Assessore Mauro Compagnucci: “Qui i ragazzi dello studio Ennzerotre di Milano hanno ricostruito una carrozza virtuale. Si sceglie un itinerario e la carrozza parte, ricreando l’emozione di un giro con lo storico mezzo. Col Sindaco abbiamo fatto un bel giro da Macerata ad Apiro.” Nella carrozza, che abbiamo immediatamente sperimentato, si sceglie una cartolina dell’itinerario, si inserisce nell’apposita fessura e il viaggio ha inizio. Si gode dello scorrere del passaggio circostante e il leggero movimento della carrozza che sembra sussultare seguendo il terreno è un’esperienza da non perdere. Mentre si viaggia seguendo il paesaggio dai tre finestrini, il cocchiere racconta storie e aneddoti e descrive i luoghi che si incontrano. “In questo modo – ci dice Riccardo Castaldi dello studio Ennezerotre – si promuove il territorio. Per ora sono disponibili quattordici itinerari ma ci auguriamo che aderiranno altri Comuni in modo da dare ancora maggiore completezza.”
L’operazione è finanziata dalla Regione Marche che l’ha inserita nei finanziamenti previsti nell’accordo di programma quadro per i beni culturali.Ancora entusiasti per il giro in carrozza si sale al piano nobile del Palazzo Bonaccorsi e si rimane a bocca aperta di fronte alle stanze, ancora vuote, che saranno occupate dalle opere della Pinacoteca Comunale, ma che, pur spoglie sorprendono per la loro raffinatezza e maestosità. la sensazione è quella di avere improvvisamente cambiato città, di essere all’interno di un palazzo romano o fiorentino, decorato ad ogni angolo, dal pavimento, agli sportelloni delle finestre fino ai soffitti finemente decorati con figure mitologiche, frutta, vegetazione e paesaggi.
L’operazione è finanziata dalla Regione Marche che l’ha inserita nei finanziamenti previsti nell’accordo di programma quadro per i beni culturali.Ancora entusiasti per il giro in carrozza si sale al piano nobile del Palazzo Bonaccorsi e si rimane a bocca aperta di fronte alle stanze, ancora vuote, che saranno occupate dalle opere della Pinacoteca Comunale, ma che, pur spoglie sorprendono per la loro raffinatezza e maestosità. la sensazione è quella di avere improvvisamente cambiato città, di essere all’interno di un palazzo romano o fiorentino, decorato ad ogni angolo, dal pavimento, agli sportelloni delle finestre fino ai soffitti finemente decorati con figure mitologiche, frutta, vegetazione e paesaggi.
L’effetto delle immagini è quasi ipnotico e si fa uno sforzo innaturale a staccare gli occhi dalla fusione di bellezze che si ha intorno. Neanche le finestre deludono e aperti i raffinatissimi portelloni il panorama di cui si gode è eccezionale. Neanche qui i lavori di restauro deludono, anche l’originale terrazzino esterno è stato illuminato e questa sera riprenderà vita.E’ un’opera costosa che ha richiesto per i lavori di restauro 9 milioni e 400 mila euro e ben cinque anni, notevoli saranno anche i costi di gestione.
Qualunque sarà il futuro di palazzo Buonaccorsi, il suo presente è davvero brillante e non si può pensare a un luogo più degno di accogliere la nostra storia. Questa opera rappresenta un salto di qualità notevole sia per l’offerta culturale che turistica di Macerata, ora sta agli operatori saper raccogliere i frutti.
Fuente: A.Pierini CM Stampa
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