Il nuovo Consiglio regionale, ufficialmente proclamato la scorsa settimana, si riunirà per la prima volta lunedì 19 aprile, anzichè il 26. Un anticipo a sorpresa, visto che proprio il 26 aprile era da tempo considerata la data più probabile per l'avvio della nuova legislatura. A conti fatti, dunque, il presidente Spacca avrà a disposizione solamente una settimana per varare il nuovo esecutivo regionale, che sarà presentato proprio nell'occasione della prima convocazione dell'Assemblea legislativa, unitamente alla nomina del presidente del Consiglio e degli altri organi istituzionali.Una settimana appena per sistemare tutti i tasselli e riempire le varie caselle. Un lavoro che appare complesso, visto l'alto numero di partiti usciti vittoriosi dalle urne e rappresentati in Consiglio. E che potrebbero avanzare legittime richieste per entrare in giunta. Spacca ha già avviato da ieri le consultazioni con le delegazioni dei partiti, tutti ricevuti in orari separati per iniziare a capire le richieste e le esigenze, sopratutto dei tre partiti minori della nuova maggioranza. Difficile elaborare ipotesi, se non chiamando in causa i nomi che circolano già diversi giorni. Ad ogni modo, sarà il Pd il perno della nuova squadra di governo: in un ipotetico esecutivo ripartito in 10 assessorati, 4 o 5 potrebbero andare ai democratici. Forse sei, se si aggiunge a questi il blindatissimo Marcolini, "tecnico" dato per sicuro dallo stesso presidente Spacca. L'Udc potrebbe ottenere due assessorati, così come l'Idv (che però potrebbe battere cassa, forte dell'ottimo risultato delle urne, e puntare anche su una terza poltrona). Mancano all'appello i "piccoli": Api, Alleanza Riformista e Verdi, con questo ipotetico assetto di giunta, rimarrebbero fuori. Se però Spacca dovesse decidere di far entrare in squadra anche loro, gli equilibri diventerebbero molto meno scontati, tanto che le poltrone potrebbero anche aumentare. Insomma: l'attesa cresce, ma ci sarà da aspettare ancora.
F: E Barletta VM
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