Domenica 2 maggio alle 18.00 la Galleria Marconi di Cupra Marittima presenta Gianni Manunta Pastorello mostra personale di Pastorello, a cura di Simonetta Angelini, che è anche autrice del testo critico.
Dopo il successo della personale di Rocco Dubbini che ha concluso il mini ciclo di Marche Centro d'Arte, la mostra di Pastorello conclude la rassegna Non lo so e non lo voglio sapere.
Pastorello è uno degli artisti più importanti del nuovo panorama dell'arte italiana, al centro della sua ricerca pone la pittura stessa e un'estetica limpida, ricca anche se inquieta.
“La Galleria Marconi dedica una personale a Giovanni Manunta Pastorello dal titolo omonimo.
Il nomen che diventa segnale di una deviazione, di uno spostamento identitario. Inatteso.
«Il nome proprio è la strana sintesi verbale di un’unicità che si espone alla sua domanda senza che venga a corrisponderle nessuna ulteriore conoscenza» scrive la filosofa Adriana Cavarero nel suo saggio «Tu che mi guardi tu che mi racconti».
L’io, declinato in terza persona, diventa un interrogativo, un sé dalla pelle metamorfica. Possibile al plurale, narrabile. A prescindere dal testo. L’identità è mobile, un work in progress.
I lavori pittorici di Pastorello hanno un impulso ad abstrahere che dice il processo di distillazione, di sintesi, di concentrazione potente.
La natura, inquieta e patologica, ha volumi tubolari da struttura. E’ un daimon femmina. Imprevedibile, bugiardo. La variabile casuale.
Dentro una realtà in mutazione chimica, in dissoluzione acida e sintetica, dalla consistenza pulviscolare quasi lucreziana”. (Simonetta Angelini)
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